Mi sembrava di conoscerti da sempre: ti ho vista in mille film e serie tv, eppure ora che sono qui ti scopro piano piano e mi emoziono. Grattacieli che si specchiano, cascate di luci al neon, tombini fumanti, taxi gialli, fiumi di gente, la metro che sferraglia.
Tutti parlano di te, sei come una ragazza che sa di essere bella , e lo sei per davvero.
Un sole accecante, era la prima settimana di novembre, e i colori meravigliosi dell’autunno. Non dimenticherò la passeggiata a piedi sul ponte di Brooklyn, il vento gelido e la luce dorata che illuminava le facciate dei grattacieli. Una passerella sul mondo, avevo New York ai miei piedi.
Abbiamo soggiornato nel quartiere di Chelsea, in un monolocale dallo stile newyorkese, non lontano dalla zona dell’ex meatpacking district dove si trova il famoso Chelsea Market, un must per una prima tappa golosa: noi abbiamo provato il lobster roll di Luke’s.
Non perdetevi la passeggiata urbana sulla sopraelevata High Line, ovvero quel che rimane di una vecchia linea ferroviaria dismessa. Seguite i vecchi binari circondati da piante, street art e grattacieli moderni. Una passerella urbana sul mondo: da percorrere sia di giorno che la sera dopo una giornata in giro per la metropoli.
Poco distante c’è anche The Vessel nel nuovo quartiere Hudson Yards, quello che dovrebbe essere un vascello, ma appare più come un enorme nido d’api. Salite le numerose scalinate, scattate foto da ogni angolazione possibile: da lì avrete una vista su New York diversa dal solito.
Per la foto ricordo perfetta e una vista spettacolare a 360 gradi non c’è dubbio: il Top of the Rock, al 70esimo piano del Rockefeller Center. Salirci poco prima del tramonto si rivelerà la scelta più azzeccata, ma probabilmente anche l’ora più affollata.
Ci siamo regalati un aperitivo poco prima del tramonto sulla terrazza del 230 Fifth Rooftop bar. Piano piano i grattacieli si accendono e le luci iniziano a danzare. La vista dell’Empire State Building che si staglia in primo piano insieme agli altri grattacieli è incredibile. Ho avuto la sensazione di essere avvolta come in un abbraccio.
Non perdetevi il complesso del World Trade Center Transportation Hub dove si trova anche l’Oculus di Calatrava che raffigura un uccello come simbolo di libertà. Questa affascinante opera ha una piccola fessura sulla sommità del tetto: ogni 11 settembre alle 10:28 esatte i raggi del sole filtrano attraverso l’apertura tagliando con un fascio di luce l’interno della struttura. Nel giorno e nell’ora esatta del crollo della seconda torre, avvenuto l’11 settembre 2001.
A pochi metri di distanza fermatevi: vi troverete di fronte al Ground Zero e il 9/11 Memorial , le enormi vasche dove sorgevano le due Torri Gemelle, con i bordi intarsiati dai nomi di tutte le persone scomparse. Un vuoto imponente e silenzioso, interrotto solamente dal rumore dell’acqua come a simboleggiare il ritorno alla vita.
Per quanto riguarda i musei si dovrebbe aprire un capitolo a parte: se avete poco tempo o poca voglia, consiglio di vederne uno solo: il MoMa, il Museum of Modern Art, è il museo per eccellenza. Riaperto nell’ottobre 2019 dopo mesi di restauro conserva una moltitudine di opere, una fra tutte, “la notte stellata” di Van Gogh , che da tempo sognavo di vedere dopo averla studiata nei libri di storia dell’arte.
Un posto speciale è il Greenwich Village, “The Village” come lo chiamano loro, quartiere pulsante degli anni ’60, dove si sono intrecciate le vite degli artisti più celebri che hanno fatto la storia della musica. Anche tutt’ora conserva un po’ quel suo fascino grazie ai vari locali di musica jazz, vie alberate meno trafficate che lasciano spazio ad edifici più bassi. Qui si trova anche la facciata del famoso palazzo ripresa nelle scene di “Friends”.
Altre esperienze che consiglio:
- colazione americana nei Diners, uno fra tanti, “Empire Diner” locale caratteristico comparso in molte scene di film. Siamo arrivati prestissimo, e complice il fuso orario, avevamo il locale tutto per noi.
- Tour di Harlem e messa Gospel
- New York Public Library, Bryant Park ( in questi posti ho comprato i regali più originali) e Grand Central Terminal
- Un giro nel quartiere del Lower Est-Side, un’altra anima di NY, quella ricca di storia dell’immigrazione ebraica e non solo. Fate un salto da “Katz’s Delicatessen” per assaggiare il leggendario sandwich pastrami, dove hanno girato la famosa scena del film “Harry ti presento Sally”
- traghetto per Staten Island per panorami perfetti a costo zero
- Steakhouse: abbiamo provato “Keens Steakhouse”, consigliata la prenotazione
- Broadway Show: abbiamo visto il musical del Re Leone, meraviglioso per le sue scenografie e costumi realizzati.
- live music: jazz, blues, c’è solo l’imbarazzo della scelta
un libro in valigia:
“Let the great world spin” tradotto in italiano con “Questo bacio vada al mondo intero” di Colum McCann